La coltivazione delle pere in Veneto

FRUTTICOLTURA VENETA

Potremmo eleggere le pere, col loro sapore semplice e genuino, il frutto più versatile del regno ortofrutticolo.
Sono il frutto perfetto per chi vuole avere tutto e subito, basta sciacquarle e son già buonissime così, prese a morsi con tutta la buccia, che tra l’altro è ricca di fibre e non andrebbe mai buttata.
I meno frettolosi, intanto, hanno scoperto che questo frutto di poche pretese possa diventare l’ingrediente chiave per preparare piatti anche molto sofisticati, con accostamenti a volte davvero ricercatissimi.

Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere!

Le pere possono essere l’ingrediente principale di torte, strudel e crostate, ma proprio il loro sapore dolce e zuccherino è in grado di esaltare i piatti salati in maniera sorprendente.
Come ci ricorda il famoso detto, le pere si abbinano alla perfezione ai formaggi, sia mangiate fresche che come confettura o marmellata.

Tra i formaggi, gli accostamenti più amati sono con il Grana Padano DOP, il Taleggio DOP e l’Asiago DOP (tutti rigorosamente veneti!), ma niente vieta di provarne altri, come ad esempio il gorgonzola.
Probabilmente avete già il vostro formaggio preferito e conoscete già tutte le combinazioni più stuzzicanti, ma forse non sapete che esistono anche tante varietà di pera, ciascuna con le sue caratteristiche e qualità.

L’Italia è uno dei principali produttori di pere europei e le regioni che le coltivano sono diverse, ma noi vogliamo concentrarci sulle pere coltivate in Veneto. Perché?
Perché la coltivazione di pere in Veneto è figlia di una tradizione centenaria che non è mai stata abbandonata: attualmente le province di Verona, Venezia e Rovigo ne producono ognuna circa 300.000 quintali all’anno.
Le particolarità ambientali del Veneto la rendono la regione più adatta alla coltivazione delle pere, che necessitano di un terreno leggero o sabbioso, poco acido e poco calcareo.
Le pere coltivate in Veneto vicino al mare sono senza dubbio quelle più zuccherine, merito del clima asciutto e ventilato tipico delle zone marittime. Certo, il mare migliora qualsiasi cosa, ma chi si immaginava che potesse pure rendere le pere più dolci?

Le varietà di pere coltivate in Veneto

I frutteti di pere venete sono caratterizzati da una produzione molto diversificata: le varietà di pera si distinguono tra loro non solo per aspetto e sapore ma a volte anche per stagione di maturazione.
Vediamo insieme le principali:

Pere William, le più coltivate in Italia, ma di origini inglesi.
Le pere William hanno la buccia chiara e sottile e una polpa zuccherina che si scioglie in bocca.
Si raccolgono in piena estate, verso metà agosto, quindi sono perfette nella macedonia o per dare un po’ di brio all’insalata.
Data la componente zuccherina, vengono usate spesso per produrre succhi di frutta, sciroppi e confetture.

Pere Abate, più croccanti ma pur sempre molto succose, si riconoscono facilmente dalla forma allungata e leggermente curva.
La buccia può avere macchie rugginose che, insieme alla forma particolare, le rende inconfondibili.
A gustarle si capisce subito perché siano considerate così pregiate.

Pere Conference, altra eredità inglese introdotta in Italia dopo gli anni Sessanta.
La buccia, quando ben matura, è gialla con macchioline evidenti, e nasconde una polpa molto profumata.
Il profumo fa proprio pensare all’autunno, che infatti è la stagione in cui maturano.

Pere Kaiser, una volta conosciute col nome “Imperatore Alessandro”.
Le pere Kaiser sono secondo molti le migliori da cucinare, per via del loro gusto dolce-acidulo che si sposa benissimo con sapori contrastanti.
La buccia tende a essere più scura rispetto alle altre varietà, quasi color ruggine, mentre la polpa è granulosa e, se non abbastanza matura, può dare la sensazione un po’ spiacevole di essere astringente… ma niente paura, nel dubbio si possono sempre cuocere!

Avete l’imbarazzo della scelta

Lo sappiamo, le pere coltivate in Veneto sono tante, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Noi vi abbiamo dato qualche dritta di base per scegliere la varietà giusta a seconda della ricetta che volete sperimentare, ma il nostro consiglio è di provarle tutte e decidere voi quale vi piace di più.
Fortunatamente si tratta di frutti che si conservano bene e che possiamo gustare quasi in ogni stagione dell’anno senza rinunciare alla freschezza, perché vengono raccolte sia nei mesi freddi che in quelli caldi, quindi non avete proprio scuse: il vostro nuovo frutto preferito vi attende…

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1 Commento

  1. Articolo molto bello.
    E’ giusto promuovere i prodotti italiani di qualità, in qualunque regione siano prodotti, anziché continuare ad importare frutta e verdura dall’estero.

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