Domanda: quali sono i formaggi tipici veneti?
Ma certo, questa è facile, direte voi: il Grana Padano DOP, l’Asiago DOP, il Monte Veronese DOP… ma poi la cucina veneta è così buona che un formaggio vale l’altro, no? Beh, no!
Proprio perché il panorama dei formaggi tipici veneti è così vasto, è nostro dovere conoscere e apprezzare tutto ciò che questa splendida regione ha da offrirci.
Ecco perché vogliamo parlarvi del CACIOCAPRA VENETO.
Il caciocapra veneto viene prodotto principalmente, ma non solo, nel comune di Lusiana in provincia di Vicenza, proprio nel contesto del suggestivo Altopiano di Asiago, all’interno di quei paesaggi montani caratterizzati da un verde sterminato, che rimanda la mente a un tempo più sereno, dove stare a contatto con una natura incontaminata.
Il formaggio di capra è un formaggio speciale, prima di tutto perché il latte di capra non si può produrre in ogni stagione dell’anno, come succede per il latte vaccino: il periodo di lattazione delle capre va da marzo a novembre, e di conseguenza anche la lavorazione del formaggio è possibile solo in quei mesi dell’anno.
Solo alcune capre…
Le capre preferite dai produttori veneti per realizzare il caciocapra sono la cosiddetta Razza Alpina e la Saanen: entrambe danno un latte dalle ottime caratteristiche organolettiche e qualitative, e per ciascuna capra si produce solitamente una forma da 300 grammi al giorno.
Più veneto di così…
Se non è ancora chiaro, stiamo parlando di un formaggio che appartiene davvero a un certo luogo in un certo periodo dell’anno, la cui produzione tradizionale è stata tramandata oralmente tra diverse generazioni di casari.
Le eccellenze culinarie si riconoscono proprio da questo: l’unico modo per portare sulla nostra tavola delle vere squisitezze è scegliere sempre i prodotti della nostra terra, soprattutto quelli ottenuti con pazienza e cura, nel totale rispetto delle tradizioni e dell’ambiente.
Passione e tradizione
Il processo di produzione è scandito da alcuni passaggi ben precisi, a partire dalla doppia mungitura: si fa riposare il latte della mungitura della sera per tutta la notte e poi, dopo averlo unito al latte del mattino successivo, si procede con il trattamento termico.
Senza perderci nei dettagli (bisogna pur rispettare il segreto professionale!), il latte viene lavorato insieme al caglio tramite una serie di cambi di temperatura e brevi periodi di riposo, fino a ottenere le forme da conservare, che maturano per un periodo che va dai due ai sei mesi, a seconda del grado di stagionatura desiderato.
Un formaggio speciale dal sapore speciale
Questo particolare formaggio di capra viene apprezzato principalmente come formaggio da tavola, perché il suo sapore particolare lo rende perfetto da gustare anche da solo.
A bassa stagionatura, più acidulo ma comunque abbastanza dolce, il caciocapra diventa senza dubbi l’ingrediente vincente per dare un tocco originale a salse e ripieni, mentre nella versione stagionata dà il meglio di sé quando viene grattugiato, grazie al suo sapore leggermente piccante.
Una grattugiata di caciocapra è capace di rendere eccezionale anche il primo piatto più modesto!
Il sapore del latte caprino si distingue bene dai formaggi di latte vaccino a cui siamo più abituati, come il Grana Padano DOP o il Parmigiano Reggiano DOP, quindi un primo piatto guarnito dal caciocapra grattugiato avrà tutto un altro effetto.
Certo, forse il sapore acidulo e piccante di questo formaggio, e in generale il sapore forte del latte di capra, non possono piacere a tutti, ma noi vi consigliamo vivamente di provarlo prima di abbandonarvi a giudizi affrettati.
Se non lo provi non lo apprezzi
Che vita sarebbe se decidessimo di non assaggiare le pietanze che non conosciamo?
Rischieremmo di perderci un mondo di sapori che vale davvero la pena provare, come il cacio di pura capra (viene chiamato anche così!).
E per quanto riguarda il vino?
Come per qualsiasi formaggio di capra, la scelta del vino da abbinare al caciocapra non è tra le più semplici e immediate, ma il giusto accostamento può davvero dare una grande soddisfazione anche al palato più sensibile: gli esperti sommelier consigliano di optare per un vino maturo, fresco e aromatico, e di evitare invece vini rossi eccessivamente tannici.
Buono e genuino
Un formaggio come il caciocapra, lavorato sapientemente nella sua regione d’origine, non ha niente in comune con i formaggi industriali in vendita al supermercato.
Tutti i formaggi tipici veneti conservano il sapore delle tradizioni, e per questo ogni assaggio risveglia nelle nostre menti sensazioni antiche, come un tuffo nel passato.
Un passato in cui ciò che mangiavamo era più semplice, più genuino, più buono.
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