La dolcezza dalla laguna: il “miele di barena”

VENEZIA

Il miele di barena della laguna veneziana

Quando parliamo di miele e della sua produzione, uno dei primi pensieri che ci può venire in mente è l’ape svolazzante di fiore in fiore, in sconfinati territori montani verdeggianti.
Vi sembrerà quasi impossibile ma proprio nella laguna veneta, notoriamente luogo complesso e inospitale, possiamo ottenere un dolcissimo spettacolo della natura, che nulla ha da invidiare agli altri del suo genere: il miele di barena.

Nasce nella laguna

Il territorio lagunare della regione Veneto è estremamente affascinante, quanto delicato: infatti, il suo equilibrio biologico è in lento ma costante mutamento anche per mano dell’uomo che, da sempre, ha letteralmente plasmato la sua morfologia e le biodiversità per poter sfruttare al meglio le risorse che da sempre la laguna offre.

Ed è proprio nelle barene, le zolle di terra emergenti nella laguna confinanti con l’acqua salmastra, che si può praticare un particolare tipo di apicoltura grazie al nettare della pianta Limonium vulgare, che caratterizza la zona.
In gergo chiamato fiorella di barena, è un fiore che sboccia agli inizi dell’estate, verso la fine di giugno, fino alla metà del mese di settembre.

Poiché l’incuria delle barene, sia in fatto di salvaguardia che di manutenzione, rende sempre più complesso reperire questo genere di fiore, è importante che l’alveare venga posizionato stanzialmente nelle zone dove ancora riesce a crescere.
Non essendoci altre fioriture, le api non possono far altro che portare al loro favo il polline del Limonium, per poi passare il compito all’apicoltore che, estraendo i telaini, potrà procedere a quella che si chiama “smielatura”.

Un miele speciale

Da questo complesso lavoro, con una produzione tradizionale che si può far risalire già al 1800, si darà vita a questo miele che spicca tra tutti gli altri, sia per la sua storia che per le sue caratteristiche uniche: si differenzia infatti dai mieli di terraferma per le sue ricche proprietà energetiche, dovute alle sostanze minerali attive che troviamo nella sua composizione, ed è assolutamente un toccasana per le vie respiratorie; infatti, il miele di barena ha proprietà balsamiche, utili ad alleviare i sintomi dei fastidiosi raffreddori del periodo invernale.
La sua consistenza è di media entità e la sua colorazione giallognola tendente all’opaco sembra proprio ricordare il terreno da dove nasce!

Il suo gusto è proprio inconfondibile: dolce come gli altri mieli, ma con spiccati accenni alle acque e alle terre natie, fornendo così delicate note amare, a tratti salate.
Provatelo abbinandolo a formaggi non stagionati, oppure con i crostacei: il suo sapore inusuale non vi lascerà sicuramente indifferenti.

E se volete dare una sferzata di sapore del tutto unica ai piatti che vi dilettate a preparare, utilizzate questo miele per la preparazione delle vostre pietanze, e dei dolci.
Che sia una semplice torta al miele, o piatti più elaborati, come un pollo all’arancia, il miele di barena offrirà l’intensità del suo gusto, riuscendo a stupire e meravigliare anche i palati più esigenti: vi chiederanno sicuramente che cosa avrete utilizzato, e sarà il vostro piccolo ingrediente segreto.

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