Un insaccato tipico del Veneto è la squisita BONDOLA di TORREBELVICINO, chiamata anche BONDIOLA, prodotto De.Co. (denominazione d’origine comunale) del territorio di Torrebelvicino, in provincia di Vicenza.
Alla vista assomiglia al cotechino, ma di forma più grande e tozza, quasi sferica, ed è frutto di una modalità di preparazione specifica.
Nel dialetto locale viene chiamato BONDOLA DE L’ASENZA, ovvero dell’Ascensione, perchè ancor oggi è d’abitudine servirlo a tavola durante la Festa dell’Ascensione, il quinto giovedì dopo la domenica di Pasqua. Attenzione però a non confonderla con la mortadella, che in alcune zone del Veneto viene anch’essa chiamata bondola.
Viene preparato utilizzando carni di maiale, ed in particolare porzioni della testa del suino, le cotenne ed il guanciale che vengono macinate, impastate ed aromatizzate con sale, pepe, alloro, ginepro e marsala, prima di essere insaccate nella vescica di vitello incorporando al centro la lingua del suino precedentemente salmistrata.
Lasciato riposare in un locale con temperatura ed umidità adatte, viene poi messo a stagionare in stanza ad aerazione naturale.
Arrivato nelle nostre cucine, questo insaccato viene cotto a fuoco molto lento anche per 4 o 5 ore badando bene di non fargli toccare le pareti della pentola o di non utilizzare utensili che potrebbero danneggiare la sottile parete del budello
Ottima da assaporare abbinata a salsa di rafano («cren»), radicchio di campo stufato o altre verdure bollite
Oltre alla bondola DE.CO. di Torrebelvicino, lo troviamo in produzione anche in alcune zone delle provincie di Vicenza, Venezia, Padova e Rovigo.
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