Kranewitt

Il liquore che profuma di montagna

Quando si parla di liquori italiani, spesso vengono in mente nomi famosi come l’amaro, il limoncello o la grappa.
Ma c’è un distillato che merita un posto speciale nel cuore degli appassionati: il liquore alla bacca di ginepro.
Un distillato quasi misterioso, ma che in realtà racconta una storia antica, fatta di erbe alpine, tradizioni montane e un gusto che sa di natura selvaggia, che viene genericamente definito “il kranewitt” e prodotto da varie aziende con nomi commerciali diversi.

Le origini del liquore di ginepro

Il termine “Kranewitt”, si riferisce principalmente a una bevanda alcolica a base di ginepro.
Le sue radici affondano nelle zone alpine, dove il ginepro cresce rigoglioso e viene utilizzato da secoli non solo in cucina, ma anche in medicina popolare.

Già nel Medioevo, infatti, le bacche di ginepro erano considerate un rimedio naturale contro i malanni di stagione. Venivano usate per preparare infusi e decotti, utili a scaldare il corpo e a rinforzare lo spirito.
Da queste pratiche nacque l’idea di distillare il ginepro, dando vita a liquori aromatici e balsamici: i kranewitt.

La storia e la diffusione

Il kranewitt si è diffuso soprattutto nelle regioni del Nord Italia, in particolare in Veneto e Friuli Venezia Giulia, zone di confine dove le tradizioni alpine si mescolano con quelle mitteleuropee.
Non è un caso che il nome stesso abbia radici linguistiche tedesche: testimonianza di un intreccio culturale che ha dato vita a un prodotto unico.

Nel corso dei secoli, il kranewitt è diventato un liquore tipico delle osterie di montagna, servito come digestivo dopo i pasti o come “correttivo” nel caffè.
La sua fama si è consolidata grazie al gusto deciso, ma allo stesso tempo fresco, che lo rende diverso dagli altri distillati a base di erbe.

La produzione oggi

Oggi i vari kranewitt vengono ancora prodotti seguendo metodi tradizionali, ma con un occhio alla modernità. Le bacche di ginepro vengono raccolte a mano e lasciate in infusione in alcol neutro, insieme ad altre erbe aromatiche che variano a seconda della ricetta.
Ogni produttore custodisce gelosamente la propria miscela segreta, ma il ginepro resta sempre il protagonista assoluto.

Il risultato è un liquore limpido, dal profumo intenso e dal sapore secco, con note resinose e leggermente speziate.
Negli ultimi anni, i liquori kranewitt hanno conosciuto una nuova popolarità grazie al boom dei cocktail artigianali: molti bartender li utilizzano come alternativa al gin, creando drink originali e sorprendenti.

Inoltre, alcune distillerie locali hanno iniziato a puntare sulla valorizzazione del territorio, producendo kranewitt con bacche di ginepro raccolte esclusivamente nelle Alpi italiane.
Questo approccio non solo garantisce un prodotto di qualità, ma racconta anche una storia di legame con la natura e con le tradizioni montane.

Un liquore da riscoprire

Il kranewitt non è solo un liquore: è un pezzo di storia alpina, un sorso che racchiude secoli di cultura e di saperi popolari. Perfetto da bere liscio, magari dopo una cena abbondante, ma anche ideale per sperimentare in miscelazione.

In un mondo dove spesso si cercano novità esotiche, il kranewitt ricorda che a volte le vere sorprese si trovano proprio dietro casa, tra le montagne e i boschi che da sempre custodiscono i segreti della natura.

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